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Il granchio blu diventa una risorsa da esportare all’estero
Da minaccia ambientale a nuova opportunità economica. È stata inaugurata oggi a Porto Tolle la società Granchio Blu Trading Srl, che trasforma il temuto granchio blu in una risorsa da esportare sui mercati internazionali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Atman Holdings Pte Ltd di Singapore, Taprobane Seafoods Group dello Sri Lanka e il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine OP, aderente a Confcooperative Fedagripesca.
All’apertura dello stabilimento hanno partecipato il Commissario straordinario del Governo per il Granchio Blu, Enrico Caterino, il presidente del Consorzio Paolo Mancin e i fondatori delle aziende partner Nathan Sivagananathan e Timothy O’Reilly.
“Quella contro il granchio blu è una battaglia che non concede soste — ha dichiarato Tiozzo, vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca —. Iniziative come questa aprono nuovi mercati e trasformano una minaccia in opportunità.”
L’invasione della specie aliena ha colpito duramente non solo il Delta del Po, ma anche la laguna di Chioggia, provocando danni stimati in oltre 100 milioni di euro e mettendo in crisi i pescatori e i vongolari locali.
Il nuovo stabilimento lavorerà centinaia di tonnellate di granchio blu all’anno, esportando carne di alta qualità verso Stati Uniti, Europa e Asia. L’obiettivo è creare nuovi posti di lavoro, sostenere l’economia costiera e favorire una pesca sostenibile, grazie anche alla collaborazione con istituti di ricerca per tutelare l’ecosistema del Delta e della laguna veneta.




