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Il futuro delle professioni: al Rotary di Chioggia un confronto tra notai, medici, ingegneri e commercialisti
Il 23 settembre 2025 il “Rooftop Lounge” di Sottomarina ha ospitato una conviviale di grande spessore organizzata dal Rotary Club di Chioggia e dedicata a un tema di forte attualità: “Il futuro delle professioni”.
Dopo i saluti iniziali, il presidente del Club, Carlo Albertini, ha introdotto i quattro relatori, tutti rappresentanti di ordini professionali di rilievo a livello provinciale:
-dott. Massimo Da Re, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili;
-dott. Alessandro Leoni, presidente dell’Ordine dei Medici;
-dott. Alessandro Caputo, consigliere anziano del Consiglio Notarile di Venezia;
-dott. ing. Mariano Carraro, presidente dell’Ordine degli Ingegneri.
Ciascun intervento ha offerto una riflessione concreta e autorevole su come la tecnologia, i cambiamenti sociali e le nuove esigenze del mercato stiano trasformando il modo di esercitare le professioni.
Il notaio tra tradizione e internazionalizzazione
Ad aprire il confronto è stato il notaio Alessandro Caputo, che ha sottolineato come la professione, pur antica e radicata, si trovi oggi a un bivio. L’aumento degli investimenti esteri in Italia richiede una maggiore apertura internazionale e un adeguamento normativo e operativo. Allo stesso tempo, l’intelligenza artificiale e le tecnologie digitali stanno entrando nella quotidianità del settore, richiedendo un approccio attento e responsabile: innovare sì, ma senza rinunciare ai principi fondanti della professione.

Commercialisti tra IA e sostenibilità
Il presidente dei commercialisti Massimo Da Re ha ricordato che in provincia sono circa 1200 gli iscritti, con una presenza femminile ormai vicina al 34%. La sfida principale è la digitalizzazione, insieme all’impatto crescente dell’intelligenza artificiale nella gestione dei dati e delle attività fiscali. Un altro tema centrale, ha evidenziato Da Re, è la sostenibilità: «Nel nostro lavoro dobbiamo chiederci cosa lasceremo a chi verrà dopo di noi», ha concluso.
Gli ingegneri verso nuovi ambiti e tecnologie
Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Mariano Carraro ha ripercorso la storia della categoria, nata nel 1923 e protagonista di opere simbolo come Porto Marghera e il MOSE. Oggi, ha spiegato, la professione sta cambiando pelle: crescono i settori biomedico e gestionale e aumenta la collaborazione con altre discipline scientifiche. Significativo anche il dato sulla presenza femminile, in rapido aumento. Anche per gli ingegneri l’IA è già una realtà, destinata a espandersi ulteriormente.
Medici tra emergenza di personale e rivoluzione digitale
A chiudere la carrellata è stato Alessandro Leoni, presidente dell’Ordine dei Medici, che ha messo in luce due temi cruciali. Da un lato la femminilizzazione della professione: il 70% dei medici sotto i 30 anni è donna. Dall’altro, il problema sempre più urgente della sostituzione di medici in ospedali e medicina generale, aggravato dal numero insufficiente di posti nelle specializzazioni. L’IA, soprattutto in ambiti come la radiologia, è già protagonista: in Veneto sono attivi 60 robot medici e il numero è destinato a crescere.
La sintesi del presidente Albertini
Nel suo intervento conclusivo, il presidente Carlo Albertini ha evidenziato i punti comuni emersi dai quattro contributi: il peso crescente della componente femminile, l’impatto delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale e l’evoluzione delle competenze richieste ai professionisti. Ma un elemento resta centrale: «Da tutti gli interventi emerge con chiarezza che sarà sempre l’intelligenza umana a fare la differenza. Nessuna tecnologia potrà sostituirla.»
La serata si è conclusa con i ringraziamenti ai relatori e la consegna del gagliardetto del Rotary Club di Chioggia a ciascuno di loro.




