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“Andando a Torzio”: oltre un centinaio di persone per l’iniziativa in ricordo di Giulia Gennari
Domenica 28 settembre 2025 Chioggia si è stretta nel ricordo di Giulia Gennari, giovane imprenditrice scomparsa a soli 41 anni a causa di un tumore al seno. Il suo sorriso, la passione per il lavoro e l’amore per la città continuano a vivere attraverso l’iniziativa “Andando a Torzio”, una giornata dedicata allo sport, alla comunità e alla solidarietà.
L’evento, promosso da un gruppo di amiche in collaborazione con Canoa Kayak Chioggia, Auser, Avis e con il sostegno di Famila, ha coinvolto oltre un centinaio di persone in una camminata, pagaiata e vogata lungo il Lusenzo, con partenza alle 9.30 dal Sagraeto.
Emozione e partecipazione
La giornata ha alternato movimento e raccoglimento. Tra i momenti più toccanti, la lettura di una poesia scritta da una partecipante, un testo intimo e potente che ha dato voce al senso dell’incontro: camminare insieme, alleggerire le paure, ritrovare forza grazie ai legami e alla condivisione. Le parole finali, rivolte direttamente a Giulia, hanno commosso tutti i presenti, tra lacrime, sorrisi e abbracci sinceri.

Un messaggio che continua a camminare
I partecipanti hanno indossato una maglietta blu con la scritta “Andando a Torzio”, trasformando il ricordo in un gesto collettivo di vicinanza e impegno. Il ricavato dell’iniziativa, come già nella prima edizione, sarà devoluto ad ANDOS – Associazione Nazionale Donne Operate al Seno, realtà che Giulia sosteneva con convinzione.
Il significato di “Andare a Torzio”
A spiegare il senso profondo del nome della giornata è Antonia Zennaro, una delle promotrici: “In dialetto veneto significa andare in giro senza una meta precisa, lasciandosi guidare dal cuore o dalla mente, magari immersi nella quiete della laguna. Era il modo con cui Giulia, durante la malattia, mi chiedeva di uscire in barca per ritrovare pace e respirare serenità.”

LA POESIA LETTA DOMENICA MATTINA
A volte si ha voglia di uscire
da casa, dalla solita routine,
da un momento di tristezza,
da una difficile situazione .
E allora la strada ci accoglie,
il cielo ci copre,
il mare ci quieta.
Andare così, a torzio,
senza una metà precisa,
calma e tranquillizza,
tutto si stempera,
si ridimensiona.
E poi trovare l’amica,
fermarsi a chiacchierare,
a confidarsi, ad ascoltare.
Ed esce un sospiro
che allenta le tensioni,
riappare un sorriso
che alimenta la speranza
che tutto si può superare
se ci accorgiamo di non essere sole,
siamo fili intrecciati
di un’unica storia,
siamo pesciolini in un unico mare,
siamo naviganti nella stessa barca,
siamo singole lettere senza senso
se non formiamo parole,
che diano coraggio e amore.
Allora ,cara Giulia,
oggi andiamo a torzio
portando le nostre paure,
fragilità,desideri, speranze
a prendere aria, le prime a dissolversi le altre a diffondersi.
E tu sarai lì col sorriso,
con lo sguardo buono,
ad ascoltare le nostre confidenze,
ti immagino così,
“Andare a torzio”
insieme a noi.




