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Chioggia e l’anarchia delle bici elettriche: un pericolo quotidiano
C’è un episodio, raccontato in queste ore su Facebook dalla fotografa chioggiotta Valentina Gallimberti, che fotografa bene – è il caso di dirlo – la situazione attuale delle nostre strade. Una signora attraversa sulle strisce pedonali, un’auto si ferma per lasciarla passare. Tutto nella norma, come dovrebbe sempre accadere. Ma da dietro arrivano due ragazzi, forse sedicenni, che sfrecciano in bici elettrica senza rallentare, sfiorando la donna per un soffio. «Attendiamo che ci scappi il morto prima di provvedere?», si chiede con amarezza Gallimberti.
La sua testimonianza non è un caso isolato. È la fotografia di ciò che molti cittadini vivono quotidianamente: una città in cui le regole della strada sembrano optional, soprattutto per chi si muove su due ruote elettriche. Marciapiedi invasi, semafori ignorati, velocità ben oltre i limiti consentiti. Non è più mobilità dolce, è anarchia urbana.
La bicicletta elettrica, sulla carta, è un alleato prezioso: riduce il traffico, inquina meno, aiuta a immaginare un futuro più sostenibile. Ma senza controllo, senza educazione, senza responsabilità, diventa una bomba pronta a esplodere. Non solo per i pedoni o gli automobilisti, ma anche per chi la guida, spesso giovanissimi convinti di essere invincibili.
Chioggia non è sola: molte città italiane vivono la stessa trasformazione caotica, figlia di un mezzo arrivato troppo in fretta e regolato troppo poco. Ma qui, tra calli strette, turisti distratti e traffico già complicato, l’effetto è amplificato. Ogni giorno sembra che la sicurezza dipenda più dalla fortuna che dal rispetto delle regole.
Chioggia ha bisogno di ritrovare equilibrio. Servono controlli più severi, certo, ma soprattutto serve una nuova cultura della mobilità: capire che il rispetto delle regole non è una gabbia, ma l’unico modo per convivere nelle strade senza trasformarle in una giungla.





Evelina
25 agosto 2025 at 08:33
Non è sufficiente dipingere una striscia per rendere la strada una pista ciclabile.vedi zona boschetto sottomarina,dove c’è un parziale marciapiede e poi il nulla, è stata dipinta una ciclabile mentre anni fa era pedonale.
segnalo anche via Marco Polo sempre a sottomarina,senso unico, il marciapiede è diventato di fatto una ciclabile.
Giovanni
27 agosto 2025 at 07:53
La legge parla chiaro
Biciclette elettriche a pedalata assistita velocità max 25. Gran parte sono truccate. Incominciate a sequestrarle.
Luca
27 agosto 2025 at 19:46
Esatto! Visto che il 90% ed oltre sarà senza il limitatore di velocità dopo i primi casi di sequestro o salta la giunta comunale oppure inizieranno ad adeguarsi alle regole nazionali. L alternativa è richiedere l intervento Dell Esercito
Corrado
30 agosto 2025 at 15:35
Esattamente, io sono un turista qui a Chioggia e ti vedi sfrecciare bici a oltre 50 km ora….sono rimasto basito…è anche vero che polizia locale in giro non si vede….
Alida Tiozzo fasiolo
27 agosto 2025 at 12:52
A Sottomarina c’è l’anarchia più totale,sui marciapiedi si rischia di essere investiti da bici che corrono come fossero in una pista di slalom. Già qualche povera donna è stata investita,una di queste con una frattura sl femore. Cosa si aspetta?
Romano
27 agosto 2025 at 15:25
Bici che vanno a 50 all’ora è oltre, guidate spesso da bambini di 9\10 anni, è i genitori lo sanno!La polizia urbana se li ritrova di fianco che vanno a 50 all’ora anche in due sopra è non lì fanno niente.Su una mia rimostranza la risposta delle forze dell’ordine è stata: che le bici sono omologate è non possono fare nulla. Cosa falsa perché l’omologazione delle e-bike è 25 km orari.
Luca
27 agosto 2025 at 19:52
Da qui si capisce perché vige l anarchia. Se i Vigili tenuti a far rispettare le regole se ne in fischiano con futili scuse (sono tutte bici omologate ma quasi tutte modificate… I negozi di zona le vendono direttamente con il dispositivo che elimina il limite dei 25 kmh. Tutti sanno tutto ma finché non si vuole intervenire andrà sempre così e peggio. Un applauso a chi è tenuto a far rispettare le regole. Avanti così!
Sonia
27 agosto 2025 at 23:01
Finalmente si affronta l’argomento….spiace dirlo ma il binomio biciclette elettriche /chioggiottio marinati è assolutamente deleterio….velocità assurda e non rispetto delle più banali norme stradali
un pericolo reale
Sonia
27 agosto 2025 at 23:02
Finalmente si affronta l’argomento….spiace dirlo ma il binomio biciclette elettriche /chioggiottio marinanti è assolutamente deleterio….velocità assurda e non rispetto delle più banali norme stradali
un pericolo reale
Rolando
28 agosto 2025 at 21:47
Io sono un uomo della provincia di Rovigo quest’anno eravamo tutti al mare a Sottomarina e c’era davvero proprio paura perché le biciclette ti sfioravano a 50 km all’ora ed Arrivare se ti sposti di un attimino, ti investono e ti fanno del male. Mi sono permesso di dire qualcosa a un ragazzino che avrà avuto siano 11 anni che la Biciclette dovrebbero andare un po’ più piano e stare un po’ più attenti lui, cortesemente mi ha mandato a quel paese.
Franco
30 agosto 2025 at 15:26
Vengo a Chioggia alcune volte l’anno e mi capita di fare jogging attorno al lago di Lusenzo… Vedo molto spesso queste bici elettriche guidate da giovanissimi sfrecciare oltre I 40/50 kmh…!! Non si può sempre aspettare l’incidente grave!!
Pacca
30 agosto 2025 at 20:02
Totalmente d’accordo la polizia lo sa probabilmente anche a Chioggia c’è un tacito accordo ,forse dopo qualche morto ci si renderà conto che certe violazioni bisognerà sanzionarle
peter
30 agosto 2025 at 23:54
Ovviamente sì affronta l’argomento è da tempo che c’è un pericolo costante con queste biciclette soprattutto se si è in macchina o a piedi purtroppo i vigili pensano solo da far cassa con le multe sulle auto ma sicuramente c’è un tacito d’accordo nell’affrontare il problema delle bici anche loro avranno paura di mettere le multe
La Gina
31 agosto 2025 at 08:26
Gemellati con Napoli.