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Estate 2025, mancano i bagnini e nuove norme: sicurezza dei bagnanti a rischio!

Secondo le associazioni di salvamento mancherebbero all’appello circa 600 addetti, metà di quelli al lavoro nella costa veneta durante la stagione turistica. Crisi del settore amplificata dal Decreto ministeriale 85/2024 che ha escluso gli over 50 e i minorenni dall’attività e introducendo prove fisiche da ripetere ogni cinque anni per continuare a esercitare questa professione.
L’allarme è stato lanciato durante la prima riunione del 2025 della Conferenza dei sindaci del litorale Veneto.
Mauro Armelao, Sindaco di Chioggia: “Ho già segnalato la problematica della carenza di bagnini ai parlamentari di riferimento e al Ministro Salvini. È indispensabile trovare una soluzione altrimenti la sicurezza dei bagnanti sarà a rischio. Oltre alla carenza demografica e allo scarso interesse che i giovani dimostrano per i lavori stagionali in generale, a pesare è anche il Decreto ministeriale 85/2024. Tra le norme del decreto: il riconoscimento alla sola Federazione Italiana Nuoto come ente formatore, con l’esclusione delle altre realtà che da molti anni formano personale qualificato come la Federazione Italiana Sport Acquatici (FISA) ma soprattutto la Società Nazionale di Salvamento (SNS) nata nel lontano 1871 e che da allora collabora con le Capitanerie di Porto/Guardia Costiera.
E ancora: secondo la nuova norma i bagnini minorenni che hanno già prestato servizio e che quindi sono già stati formati vengono esclusi dall’impiego fino al compimento dei 18 anni. Questo decurta ulteriormente il numero dei bagnini disponibili. Auspichiamo che vengano applicate delle deroghe al Decreto, riconsiderando i punti segnalati. Approfitto infine per invitare nuovi giovani a fare il corso per bagnino così da trascorrere un’ estate diversa, lavorando e garantendo sicurezza ai cittadini. Sarà anche un’esperienza umana da ricordare”.