Un po’ tappa, occhi verdi, naso a patata, (quasi) sempre sorridente.

Viaggiatrice, sognatrice, curiosa, testarda, a volte perfino presuntuosa, ma se dovessi scegliere un solo aggettivo, usando un po’ di creatività, direi Francesca la Fanastidiosa!

Non riesco ad immaginare una descrizione come un semplice modo per comunicare chi sono, quanto piuttosto come una buona occasione per descrivere il mio punto di partenza e svelare un po’ di sogni nel cassetto.

Che dirvi allora di me? Filosofa sulla carta, da sempre figlia della meraviglia, a 26 anni mi sento un fiume in piena di vorrei.

Adoro i libri: il loro odore, averli tra le mani, leggerli, sfogliarli, rubare qualche frase qua e là e trasformarla in un grande problema esistenziale. Se per Mallarmé “il mondo è fatto per finire in un libro”, per me invece sono i libri a descrivere il più bello dei mondi possibili: quello che sta dentro noi stessi.

Non so rispondere a domande su quale siano il mio libro, film o canzone preferita, ma posso dirvi che ho una passione sfrenata per Franco Battiato, avrò visto almeno una decina di volte il “Favoloso mondo di Amélie”, e che in questo momento nel mio comodino ci sono Virginia Woolf e Gioconda Belli.

Ebbene si,sono una femminista convinta, alla ricerca, come la mia eroina, di una stanza tutta per me e 500 sterline al mese (al giorno d’oggi facciamo 5.000?). Vorrei vivere un giorno dei miei pensieri e della mia penna, e non mi sembra ci sia niente di più rivoluzionario in un mondo sempre più condizionato dalla moda e dai cliché.

Inserisco nel mio CV una laurea honoris causa in drammi sentimentali con esperienza nel settore pene d’amor perdute e relazioni improbabili: rivolgetevi pure a me per ogni tipo di evenienza, saprò consigliarvi il giusto film “terapeutico” da accompagnare ad una buona dose di cioccolato!

Sono una scout ormai da più di mezza vita. Avete presente? Una di quei tipi bizzarri che se ne va in giro con i pantaloni corti di velluto, freddi d’inverno e caldi d’estate, orribili comunque in qualsiasi stagione! Ma sfatiamo subito un mito: per quanto nobile azione, non mi è mai capitato di aiutare una vecchietta ad attraversare la strada, né di pescare trote nel torrente, quanto piuttosto ho avuto spesso la fortuna di addormentarmi sotto uno splendido cielo stellato, farmi coccolare dal calore di un indimenticabile fuoco di bivacco, e di ricevere tanti “grazie” detti col cuore.

Da buona filosofa, alle persone piene di sé preferisco quelle piene di se. Non sopporto l’egocentrismo di questo mondo di iPhone, iPad, iPod, dove nonostante il tempo che passa, e gli sponsor che cambiano, tutto sembra girare sempre intorno a “me”.

Prediligo la semplicità: dalle persone alla gastronomia. Concedetemi un dito e mi prenderò un braccio, concedetemi tempo e vi racconterò il mondo! Tutto ciò che sono è ciò che non ti aspetti che io sia. Una buona descrizione per ammettere che ognuno a modo suo è speciale.

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