- Centro per l’impiego di Chioggia, 25 posti per lavorare nel mondo del mare
- Con il Progetto Martina lezioni nelle scuole superiori sulla prevenzione dei tumori
- I professionisti Ascom insegnano i segreti del loro lavoro agli studenti IPSSAR
- Offerta di lavoro, Charterboat.it cerca un addetto per consegna e ritiro imbarcazioni
- Maggio mese dello sport a Chioggia, si parte con la Caminà per Ciosa e Marina
- Mosella Suite Hotel cerca receptionist
- Campionati studenteschi, Filippo Nordio e Leonardo Renier sono campioni provinciali
- Rai Gulp a Chioggia per un servizio sulle Tegnùe
- Calcio, giornata storica: L’Union Clodiense è in serie C dopo 47 anni
- Carabinieri di Chioggia, inaugurata la stanza che accoglie le donne vittime di violenza
Forte San Felice, nuova giornata di visite sabato 23 ottobre
Nuova giornata di visite al Forte San Felice per sabato 23 ottobre: ci saranno tre turni, ore 14.30-15.30-16.30, massimo 20 persone per turno. Come sempre, le iscrizioni vanno fatte on line sul sito www.eventbrite.it.
Scrive Erminio Boscolo Bibi del Comitato Forte San Felice: “Per noi è una buona notizia, che ci fa ben sperare per la possibilità di tornare alla normalità anche per le visite delle scuole (oltre che di gruppi associativi), che cominciano a chiedere informazioni.
L’interesse per il Forte si manifesta già con la predisposizione di alcuni progetti di lavoro proprio da parte di alcune scuole che chiedono la collaborazione del Comitato Forte San Felice. Riteniamo tutto ciò una forte spinta per superare la situazione di stallo creatasi con la sospensione del cantiere per i lavori per il restauro del portale monumentale e la realizzazione di percorsi di visita sui bastioni, causa le difficoltà finanziarie in cui si dibatte il Consorzio Venezia Nuova, e il ritardo nella progettazione degli altri interventi. Il finanziamento messo a disposizione finora per il restauro del Forte (7 milioni delle misure compensative del Mose e 5 milioni assegnati dall’ultima finanziaria al Provveditorato Opere Pubbliche) probabilmente non è sufficiente, ma è necessario spenderli presto questi soldi. Finora sono stati impegnati solo 2 milioni e 300mila euro con il cantiere che ora ha sospeso i lavori.
I visitatori, oltre a scoprire la bellezza del sito immergendosi nella sua storia di 650 anni, si renderanno conto dell’urgenza di intervenire: ogni ritardo permette al degrado di avanzare e provocare danni alle strutture, specie al castello costruito nel 1385 attaccato da vegetazione infestante. Salvare e recuperare ad un uso pubblico culturale questo nostro patrimonio è l’obiettivo che deve vedere uniti i cittadini e le Amministrazioni pubbliche competenti.