Più verde e meno cemento, ecco le proposte dell’associazione “Insieme ArTe – Amare Chioggia” per le prossime elezioni 

Scritto da il 1 marzo 2021 alle 20:03
800px-Chioggia_corso_del_Popolo

In previsione delle prossime elezioni comunali, l’associazione “Insieme ArTe – Amare Chioggia” ha predisposto un documento per esprimere pubblicamente il proprio pensiero e la propria visione di città elaborata negli incontri e nelle manifestazioni tenute nel corso degli anni. Visione che propone un modello basato sul rispetto dell’ambiente non sulla costruzione di casermoni e capannoni, sulla salvaguardia dell’armonia e della bellezza del paesaggio non sul suo degrado, sulla tutela del centro storico non sul suo abbandono,  sulla libertà femminile non sulla misoginia, sulla cultura non sull’ignoranza.

Scrive l’associazione in una nota: “Le relazioni restano la tessitura essenziale su cui si regge la trama di una politica sensata che situi al centro la partecipazione feconda di ciascuna e di ciascuno.

Per le prossime elezioni è necessario il dialogo tra chi ha visioni, proposte autentiche da mettere in gioco e chi desidera impegnarsi per guidare la città allo scopo esclusivo di perseguire il bene comune. Le donne, attente a far pesare l’amore per il luogo del loro radicamento senza condividere legami di potere, rappresentano la differenza che può creare ordine e ristabilire le vere priorità nella vita cittadina, perciò è importante si esprimano senza tirarsi indietro.

Il contributo positivo che possiamo dare è, dunque, la discussione tra tutte e tutti su come la città possa essere più bella e vivibile.

Una città, accanto ai tanti bisogni materiali e spirituali, ha pure risorse materiali e spirituali. La più grande risorsa sono le abitanti e gli abitanti che ne sostengono la vita di ogni giorno con il lavoro e con l’impegno personale, dentro e fuori casa, governando la comunità nella forma più diretta e concreta. Singole donne e uomini e tante associazioni contribuiscono a renderne vivo il tessuto culturale e sociale, provvedendo a volte anche al sostentamento di chi è in difficili condizioni economiche. La buona amministrazione può potenziare quanto di positivo ciascuna e ciascuno fa, può rafforzare il naturale desiderio di coinvolgimento nella vita pubblica.

chioggia corso del popolo

La concezione di sviluppo che ha guidato finora le trasformazioni tecnologiche e urbanistiche è arrivata al capolinea: si tratta infatti di “malsviluppo”, come ci avverte Vandana Shiva, leader del movimento ecofemminista globale. Da molti anni ormai i movimenti femministi sollecitano e praticano: il prendersi cura dell’umanità e della Terra; la difesa degli alberi; la salvaguardia di forme di economia non di mercato; la conservazione della diversità biologica e dei sistemi di supporto all’esistenza; la sostenibilità dell’uso delle risorse rinnovabili: foreste, pascoli, terreni coltivati, ecosistemi marini e d’acqua dolce, che non possono essere sfruttati al di là della loro capacità di rinnovarsi.

Come calare questi basilari principi nella nostra realtà? Le risorse di Chioggia sono notevoli: la sua bellezza naturale, il mare, la pesca e gli orti, risorse alimentare a chilometro zero, costituiscono la base della sua ricchezza. Non è più pensabile che il complemento dello sviluppo, in particolare di quello turistico, sia la costruzione di sempre nuove case: il centro storico che si va svuotando offre occasioni di ampio recupero di abitabilità. Il vero tesoro che può rilanciare il turismo, dando un volto nuovo e pregiato all’accoglienza, è il verde.

L’Europa, con il contributo determinante delle donne elette alla sua guida, ha elaborato il progetto Next generation EU, il quale impegna gli Stati a una riconversione verde. Da noi, se non si riesce a espiantare il cemento che c’è, compito essenziale è mantenere e custodire in maniera premurosa e rigorosa i pochi terreni su cui non ci sono ancora costruzioni per destinarli al verde.

Il consumo di suolo zero è l’orizzonte su cui puntare anche come impegno della Regione. Consumo di suolo zero non vuol dire togliere lavoro, anzi, il recupero, le ristrutturazioni, la riqualificazione di edifici non più adeguati alle norme energetiche o antisismiche offriranno maggiore occupazione. Vuol dire, però, annullare le decisioni prese dalla attuale amministrazione, afflitta negli ultimi mesi da una inusitata frenesia edificatoria, concretizzatasi in opere e proposte distruttive, dall’Isola dell’Unione all’area Ghezzi, dalla Batteria Penzo alla zona Reduci, dalle deroghe al Prg ai crediti edilizi, al piano per il centro storico.

Riqualificare l’ambiente significa, ad esempio, attuare la legge 113/1992, la quale prevede di piantare un albero per ogni nuova creatura che viene al mondo, come era stato deliberato nel 2007 dall’amministrazione di allora, che aveva destinando a questo scopo alcuni terreni in città e nelle frazioni; di questi appezzamenti è stato alberato il solo Giardino degli Elci a Sottomarina, oggi alquanto trascurato”.

foto2_Loggia dei Bandi

L’associazione continua poi il suo elenco di proposte parlando anche del centro storico. Prosegue la nota: “Oltre al necessario ripristino della sede dei vigili urbani alla Loggia dei Bandi, un’altra proposta che ci pare essenziale per far rifiorire nella sua bellezza il centro storico – invaso dalle strutture disordinate dei pubblici esercizi e dall’esposizione di merci fino in mezzo alla strada a creare disordine visivo – riguarda Riva Vena.

Molti anni fa, quando c’erano i soldi della Legge speciale, era stata fatta una interessante e innovativa proposta all’Amministrazione di allora, che consisteva nell’acquisire i locali in abbandono ai piani terra per farne botteghe da affittare, a canoni modicissimi, ai nostri artigiani e artisti: dalla ceramica ai merletti, dalla pittura alla costruzione di barche tipiche in miniatura, dalla falegnameria alla sartoria all’oreficeria, dal restauro alla decorazione alla pelletteria alla moda al design…: la riva sarebbe potuta e potrebbe ancora diventare fulcro vitale e attrarre un turismo qualificato, sarebbe potuta e potrebbe ancora diventare una scuola di mestieri per giovani, in particolare per le donne, così pesantemente penalizzate dalla attuale crisi pandemica. In questo ultimo anno la perdita di posto di lavoro ha riguardato soprattutto loro. La città – conclude la nota – per rinnovarsi deve tingersi di rosa”.

Autore: ChioggiaTV

ChioggiaTV nasce nell’estate del 2009 come webtv che racconta tutto ciò che di bello accade in città. L’esperienza nel campo della comunicazione di Gianni Nardo, speaker storico e direttore artistico di Radio Bcs, e le competenze tecniche nella realizzazione di immagini e video di Daniele Monaro e Giovanni Rubin (ex Fotografica) si fondono e danno vita ad un prodotto locale nuovo, moderno[...]

Leggi il resto su .

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *