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Porto di Chioggia: Casson scrive al ministro Del Rio per l’adeguamento dei fondali

Il porto di Chioggia vacilla: da un lato c’è il problema dei fondali che si innalzano (si è passati da 7 a 6,5 metri), impedendo così l’accesso a navi con un pescaggio più alto; dall’altro l’ordinanza che implica l’utilizzo dei rimorchiatori per le navi in entrata e in uscita dal porto (a causa del cassone del Mose) – cosa che va ad innalzare i costi.
Ovviamente, ciò fa in modo che le navi scelgano porti vicini, più economici e sicuri. Il sindaco Casson ha qundi scritto al ministro Del Rio, spiegando come il porto sia uno dei pilastri dell’economia chioggiotta e chiedendo un intervento urgente di escavo, per adeguare i fondali, garantendo la piena operatività dello scalo stesso anche nell’ottica di un traffico fluviale-marittimo.
Per quel che riguarda l’obbligo di utilizzo dei rimorchiatori, il primo cittadino chioggiotto chiede che i costi vengano ammortizzati dal Consorzio Venezia Nuova, visto che è lo stesso consorzio ad averne causato la necessità di utilizzo.
Solo dando soluzioni concrete a questi due problemi si potranno risollevare le sorti del porto clodiense.
Nel frattempo resta l’incertezza su pianificazioni future, mentre approdi già programmati sono stati cancellati.