- Vela a Chioggia: weekend di regate con il Campionato Adriatico SnipeScritto 4 anni fa
- FalarseScritto 5 anni fa
- CriareScritto 5 anni fa
- CrestósoScritto 5 anni fa
- CalomareScritto 5 anni fa
- InsemenioScritto 5 anni fa
- PigrafeScritto 7 anni fa
- TagiareScritto 7 anni fa
- DescolarseScritto 8 anni fa
- PiovaScritto 8 anni fa
Chi non lavora non fa l’amore. Disturbi sessuali in aumento per chi non lavora

La crisi fa male all’amore. Lo “diceva” anche Freud che l’amore non vuole pensieri ed è questa, oggi, la causa dell’80 per cento dei disturbi sessuali maschili.
Le difficoltà della vita sessuale e l’infertilità della coppia derivano sì da problemi di natura organica, ma molto spesso anche da problemi di natura psicologica. Una vita serena – fatta di certezze e ottimismo nel futuro (ad esempio avere un lavoro) e di corretti stili di vita – fa bene all’amore ed aiuta la coppia a vivere bene la propria sessualità anche in vista di un progetto genitoriale.
Di infertilità e sterilità di coppia si parlerà nella prossima Giornata della Salute “Sessualità e fertilità: problemi di lei, problemi di lui”, organizzata dall’Ulss 14 a Chioggia, venerdì 23 gennaio alle ore 17.00 presso la Sala del Poliambulatorio dell’Ospedale. I relatori saranno: Giuseppe Tuccitto (primario di Urologia), Luca Bergamini (primario di Ginecologia) e Lorella Ciampalini (psicologa e psicoterapeuta, responsabile del servizio Materno Infantile).
“L’impotenza – dice il dottor Tuccitto – è un problema che si verifica più frequentemente di quello che si pensa, soprattutto tra i giovani “malati” di stress. La perdita del lavoro, ad esempio, si tramuta in disistima e, successivamente, in un deficit sessuale”. “L’ansia ed i vissuti depressivi – aggiunge la dottoressa Ciampalini – giocano un ruolo fondamentale nei disturbi della sessualità e della fertilità. La coppia si carica di aspettative, ognuno dei due partner teme di deludere l’altro, può svilupparsi un pesante senso di inadeguatezza che causa incertezza e perdita di autostima”. La psiche, quindi, incide molto sulla comunicazione, sulla relazione e sulla sessualità di una coppia. Spesso problematiche specifiche sia di tipo comportamentale che organico ritardano o addirittura rendono impossibile il concepimento di un bambino. Si pensi a patologie di tipo neurologico, endocrinologico o cardiologico (come il diabete o cardiopatie gravi) o a scorretti stili di vita (come il fumo, l’alcol e la sedentarietà). Per essere incisivi nell’affrontare il problema è importante parlarne, non chiudersi in se stessi, rivolgersi agli esperti.
Se nel 60 per cento delle coppie che non riescono ad avere figli, la causa è maschile quanto femminile, il rimanente dipende da problematiche che non si riescono bene ad identificare. Rivolgersi al proprio ginecologo o all’urologo permette di arrivare ad una diagnosi precisa che aiuti ad individuare la terapia più adeguata. “Non poter avere figli – continua il dottor Bergamini – è un problema di coppia che oggi può essere, nel 30 per cento dei casi, risolto. La diagnosi è più precisa e le terapie sono molteplici, per non parlare dell’importanza della fecondazione assistita che da pochi mesi è stata potenziata con l’introduzione della fecondazione eterologa (quando il donatore è esterno alla coppia). Attualmente esistono in Veneto trentasei centri accreditati autorizzati ad attuarla”.