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Veneto, continua l’emergenza profughi

L’emergenza sbarchi è ben lontana dall’essere passata. In arrivo in Veneto a breve altri duecento profughi. L’annuncio è del prefetto Domenico Cuttaia, in apertura dei lavori del tavolo sull’immigrazione di mercoledì mattina a Ca’ Corner, sede della prefettura.
Già martedì all’aeroporto Marco Polo sono arrivati una ottantina di profughi, quasi tutti eritrei. Qui sono rimasti alcune ore perché si è innescato un braccio di ferro tra ministero dell’Interno e la Croce Rossa di Jesolo: ne aspettavano al massimo una sessantina, ottanta sono stati considerati troppi. Alla fine è stato deciso di smistarli fra varie province (Padova, Treviso e Vicenza, oltre a Venezia) e una ventina sono stati spediti a Chioggia dove sono arrivati nella serata di martedì stesso.
Da inizio 2014 gli arrivi gestiti dal Veneto sono stati già 1895, con buona parte degli immigrati che hanno già lasciato la regione. Sono attualmente 869 quelli ospitati nelle diverse strutture d’accoglienza. Cuttaia, sottolineando come “finalmente è stato raggiunto un accordo a livello nazionale sulla fase operativa della gestione”, ha quindi ricordato che il Veneto sarà interessato dalla seconda e dalla terza fase dell’emergenza, quelle cioè dell’accoglienza nelle strutture, già in atto, e, prima, quella dell’individuazione degli hub in cui mediamente gli immigrati trascorreranno le prime 48 ore.