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UGL Polizia di Stato denuncia le condizioni lavorative d’emergenza

Il Segretario Generale Provinciale UGL Polizia di Stato di Venezia Mauro Armelao segnala ancora una volta le condizioni di emergenza in cui sono costretti a lavorare i poliziotti a Venezia, Mestre e Chioggia.
Caschi da ordine pubblico, vecchi, sporchi, usurati e non più idonei per i servizi di Ordine pubblico,dice Armelao che poi aggiunge: “oltre alla sporcizia interna, alla mancanza dell’imbottitura, alla mancanza dell’etichetta con la misura ecc, gli stessi, quando i colleghi si trovano a correre, ballano in testa oscurando anche la visuale dell’agente che lo indossa.
Per questo come UGL Polizia di Stato di Venezia, denunciamo per l’ennesima volta come siano obbligati a lavorare i poliziotti durante i delicati servizi di ordine pubblico, auspicando nel contempo che si apra quanto prima una vera e propria discussione sulle “regole di ingaggio e su nuove norme che regolamentino il diritto costituzionale di manifestare”, oltre alle difficoltà vissute dagli operatori di fronte alle vili aggressioni con bombe carta e sassate.
L’intervento parte dalle affermazioni del Capo della Polizia Pansa, che ha definito “cretino” il poliziotto che ha calpestato la ragazza a terra durante la manifestazione di Roma di qualche giorno fa.
In Polizia non ci sono solo “cretini”, chiude il rappresentante UGL. Qui da Venezia vorremmo far arrivare la nostra voce proprio al Capo affinché si renda conto come sono costretti a lavorare i poliziotti nei territori della provincia.