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“Hospice e Ospedale di Comunità, se non ora quando?”

Venerdì 14 Marzo, presso il centro congressi Kursaal, si è tenuto l’incontro “Hospice e Ospedale di Comunità a Chioggia, se non ora quando?”, organizzato dal gruppo consigliare Partito Democratico Veneto.
Sono intervenuti: dott. Giovanni Poles, direttore della rete delle cure palliative dell’Ulss 12; il sindaco di Chioggia, Giuseppe Casson; il direttore generale dell’Ulss 14, Giuseppe Dal Ben; dott. Carlo Gatti, primario dell’onco-ematologia di Chioggia; dott. Roberto Valle, primario della Cardiologia di Chioggia e componente della commissione regionale per le cure palliative e la lotta al dolore; Lucio Tiozzo, presidente del gruppo Consigliare Regionale PD Veneto.
All’inizio dell’incontro il dott. Poles ha ben definito cosa sia l’Hospice: “struttura che fa parte della rete di cure palliative destinata a ricovero e assistenza di malati terminali, prevalentemente oncologici”. L‘ospedale di comunità rappresenta invece una struttura di tipo intermedio, ad indirizzo sanitario, la quale accoglie i pazienti che abbiano necessità di un’assistenza non più di pertinenza ospedaliera, per prepararli alle cure domiciliari.
Dagli interventi dei vari specialisti è emersa una chiara e urgente necessità per il nostro territorio di disporre di queste strutture. A fronte di tale bisogno vi è la disponibilità da parte del vice presidente dell’IPAB di utilizzare le strutture attualmente inutilizzate della zona “Boschetto”, la disponibilità di Dal Ben all’utilizzo del primo piano ala est dell’ospedale per la predisposizione di un ospedale di comunità provvisorio, e la proposta di Casson per la costruzione ex novo di una struttura, da dedicare all’hospice, nell’area adiacente la zona dell’IPAB, offrendo, in questo modo, ai pazienti e familiari un contesto sereno e piacevole, ma collocato nel cuore della città.
Al termine dell’incontro vi è stato un breve dibattito dal quale sono emerse importanti riflessioni: l’importanza di creare anche a Chioggia una solida rete di volontariato a supporto delle istituzioni e la necessità di creare e dare al cittadino un sistema di cure caratterizzato dalla continuità e dall’integrazione delle risorse (soprattutto attraverso il coinvolgimento dei medici di medicina generale).
Le istituzioni si stanno già muovendo per l’attuazione di progetti che si spera possano diventare presto concreti.