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Ponte sul Brenta: la parola passa alla Giunta

Ponte sul Brenta, stop di due mesi per un’approfondimento d’analisi, questo quanto deciso dal consiglio regionale che ha approvato una mozione originariamente presentata da Pietrangelo Pettenò (Rc) e poi appoggiata da Pd e Idv e aggiustata nel testo dal consigliere Pdl Carlo Alberto Tesserin. Quattro i punti da chiarire: verificare se l’ubicazione dello sbarramento contro il cuneo salino a Brondolo sul fiume Brenta è la più idonea tra le soluzioni proposte, capire se i previsti aumenti del livello del Brenta siano compatibili con la sicurezza idraulica degli argini, se le conche di navigazione garantiranno un traffico agevole dei natanti e se il progetto prevede l’indennizzo dei danni eventualmente arrecati agli operatori economici.
Questo provvedimento è stato accolto con soddisfazione dagli imprenditori delle darsene che da circa due mesi protestano davanti al municipio contro quest’opera. Il sindaco Casson ha dichiarato invece alla “Nuova Venezia” che queste verifiche serviranno a fugare qualsiasi dubbio sulla bontà del progetto.
Negli ultimi giorni, sotto il comune, alla protesta degli imprenditori delle darsene contrari all’opera così come è stata proposta si è aggiunta quella del comitato Cà Lino favorevole invece al ponte. Anche loro hanno posizionato un gazebo per raccogliere firme, ma in questo caso a sostegno della realizzazione dell’opera controversa.