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I commercianti invocano maggiori controlli per combattere l’abusivismo

Commercianti infuriati per la presenza continua e massiccia di ambulanti abusivi in spiaggia.
L’ultimo weekend ha segnato l’ennesima prova di come l’arenile di Sottomarina, ma anche il Lungomare di sera, siano diventati un vero e proprio bazar di oggetti di qualsiasi tipo venduti in barba a tutte le regole. Una presenza, denunciata a più riprese dall’inizio della stagione, ma che non accenna a placarsi e che sta mettendo in difficoltà i commercianti regolari che a pochi metri dal mercato improvvisato in battigia vendono seguendo le normative commerciali e fiscali.
Ieri mattina la sede Ascom di Chioggia è stata bombardata di telefonate ma anche di visite di commercianti infuriati e esasperati dal fenomeno che nel weekend ha raggiunto un picco, in spiaggia ma anche di sera sul Lungomare, inaccettabile. Gli abusivi vendono maglie, borse, cinture, occhiali, scarpe, collane e bracciali, spesso griffati ma contraffatti. Non pagano tasse né plateatici e spesso sono immigrati clandestini. Una concorrenza del tutto sleale, difficile da accettare dai commercianti regolari che stanno peraltro scontando gli effetti della crisi.
«Non sappiamo quale possa essere la soluzione», sottolinea il presidente Ascom, Alessandro Da Re, «ma di certo così non possiamo andare avanti. Il commercio è in difficoltà e subire questo tipo di concorrenza è un’ulteriore batosta. Sappiamo che le forze dell’ordine hanno tante incombenze, ma qui serve davvero il pugno di ferro per evitare che sulla nostra spiaggia arrivino anche gli ambulanti che altrove trovano più difficoltà a stazionare. Servono controlli continui e probabilmente delle belle multe anche per chi acquista».