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Terremoto nel veronese

Scossa di terremoto ieri 18 giugno alle 22.25 nelle prealpi veronesi. L’epicentro è stato localizzato nel comune di Grezzana, frazione Stallavena. Il sisma è stato di magnitudo 3.0 e l’ipocentro calcolato a 10km di profondità. La forza della scossa non ha provocato alcun danno ma, nonostante ciò, è stata sentita nel capoluogo scaligero e in alcune zone della provincia (Legnago e Cerea).
La zona in cui si è verificato questo evento è classificata come zona di pericolosità media: dal 2006 si sono verificati 33 terremoti con magnitudo compresa tra 2.0 e 4.3.
Storicamente l’area è stata teatro di terremoti anche molto forti: il principale è quello del 3 gennaio 1117 con epicentro a Ronco all’Adige (30km di distanza dall’attuale epicentro) che rase al suolo la città di Verona e provocò danni in tutte le città della Pianura Padana (da Milano a Venezia a Cremona), venne classificato come magnitudo 6.4 e fu sentito non solo nel Nord Italia ma anche in Austria, Svizzera e nell’attuale Slovenia e Croazia. Provocò circa 30.000 morti.
Un altro terremoto forte fu quello della notte 7 giugno 1891: localizzato nella vicina Val d’Illasi a Badia Calavena (pochi km ad Est rispetto quello di ieri sera) ebbe una magnitudo di 5.7 ma provocò solo pochissime vittime.
L’ultimo evento rilevante è stato registrato il 24 gennaio 2012: localizzato nella stessa zona, ebbe una magnitudo di 4.3 e provocò solo pochissimi danni.
Da uno studio fatto qualche anno fa, alcuni docenti del dipartimento di geoscienze dell’Università di Padova non escludono lo scatenarsi di ulteriori forti terremoti, anche se tra qualche migliaia di anni, basando le loro ipotesi, elaborate dopo meticolose osservazioni, sul fatto che la valle dell’Adige si stia abbassando mentre quella del Sarca (affluente del lago di Garda) si stia alzando.