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Tagli in Actv, saltano gli integrativi e potrebbero sparire gli stagionali

Tremano i dipendenti della società di trasporto pubblico Actv, in gran parte chioggiotti. L’azienda pubblica, sferzata dai tagli regionali, ha comunicato la disdetta di tutti gli accordi integrativi aziendali. L’obiettivo è quello di trovare la quadra andando a raschiare nel barile delle risorse destinate agli stipendi.
I manager hanno ormai capito che le intese aziendali (che risalgono alla metà degli anni Ottanta) incidono per il 25% sullo stipendio dei 2800 lavoratori dei trasporti. Da settembre, quindi, i dipendenti saranno obbligati ad aumentare la produttività. In termini concreti verranno aumentate le ore settimanali, che saliranno a 39 ore (dalle circa 36 attuali). Alternativa all’aumento della produttività sono i licenziamenti o i tagli di stipendio.
Conseguenza ferale della manovra annunciata da Actv potrebbe essere rappresentata dai tagli agli stagionali, tradizionalmente in gran numero provenienti da Chioggia. Al taglio di queste risorse potrebbero sopperire i marinai con l’indeterminato, con la rimodulazione delle ferie. Intanto i sindacati sono già sul piede di guerra e annunciano scioperi.