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Svelato il “mistero” dei foglietti arancioni sparsi in città

Le parole appese al vento, nel ricordarci la loro delicata vulnerabilità, ci avvertono: ‘Attenzione! Possiamo volar via o possiamo esservi portate via…..’
“C’erano una volta le parole”, questo il titolo dell’ iniziativa promossa dal Circolo degli Abbracci/Andos dall’ 8 giugno scorso. Si tratta di una ‘festa delle parole’ fatta di messaggi in carta arancione, contenenti pensieri e poesie scritti dalle donne del circolo e condivisi lungo le principali strade di Chioggia, Sottomarina e delle frazioni.
“Sono molto felice che l’amministrazione e il nostro Comune siano stati coinvolti in questa bellissima iniziativa. L’importanza delle parole e dell’uso che si fa di esse ha perso valore in questi anni ma è importante recuperare e difendere la bellezza delle parole stesse nel riscontro dialettico tra le persone e nei messaggi che esse possono e vogliono comunicare.”
– Silvia Vianello, assessore alle Pari Opportunità
L’intenzione del Circolo degli Abbracci/Andos sta nel sottolineare la insostituibilità delle parole per la bellezza della nostra vita comunitaria e della vita creativa di tutti. Il gesto in sé è un dono alla cittadinanza con l’augurio che diventi sempre più attenta e interessata alla cura delle parole, alla scelta di quelle che ci fanno crescere dall’infanzia alla vecchiaia, di quelle che si oppongono all’imbarbarimento della convivenza, di quelle che contengono i semi nuovi del futuro. Attraverso le parole si può infatti conoscere, dialogare, immaginare e fare ricerca.
Attraverso le parole si possono raccontare le storie di cui siamo affamati. Con le parole si può dar nome alle relazioni importanti e alle nostre emozioni nel viverle. Infine sono le parole ‘giuste’ che ci aiutano a sciogliere i nodi più intricati. Senza dimenticare che, senza le parole, non possiamo nemmeno giocare.
Chiara Tiozzo
20 giugno 2013 at 15:35
Sempre bravissime le signore di Andos! 😉