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Caparozzolanti sul lastrico: «Guadagniamo meno di 100 euro al mese»

Molluschicoltura in crisi, operatori sul lastrico. A Chioggia la semina scarseggia, così come il prodotto adulto e si tira avanti acquistando novellame accollandosi debiti. L’allarme arriva da Raffaele Finotto, della cooperativa Margherita. «Nel 2012 le coop locali hanno seminato almeno 100mila quintali di novellame – spiega Finotto alla Nuova Venezia – acquistati tutti a Goro, per fortuna. Qui da noi non c’è più semina e pochissimo prodotto adulto: campiamo facendo debiti con le banche per acquistare novellame sperando che cresca abbastanza da venderlo. Ma poi arrivano le morìe che ci lasciano sul lastrico».
Finotto descrive una situazione a dir poco impietosa. «La campagna di semina di dicembre», continua, «ha permesso al nostro consorzio di raccogliere 674 chili di prodotto adulto da cui abbiamo ricavato 2022 euro che divisi per 23 operatori fanno 87,91 euro a testa, in un mese».