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Reti e attrezzi da pesca abbandonati nelle Tegnue

Reti e resti di attrezzi da pesca abbandonati nelle Tegnue. La denuncia arriva da Piero Mescalchin, presidente della onlus “Tegnue”. Come riporta la Nuova Venezia, sempre più spesso nell’oasi di tutela biologica vengono abbandonati reti e retini per la raccolta dei mitili. Un problema noto da anni, che si è acuito negli ultimi giorni. «Con i miei video – spiega Piero Mescalchin – ho cercato di mostrare le meraviglie che si nascondono in questi fondali cercando in tutti i modi di suscitare amore per questo mare, fiducioso che con la conoscenza sarebbe arrivato anche il rispetto. Capisco che è un periodo molto pesante per la marineria in generale, per la crisi e per il caro carburante.
Le Tegnue però sono una riserva importante anche per la pesca perché sono zone di ripopolamento, un vero polmone per la fauna dell’Adriatico. Il pesce sulle Tegnue va a riprodursi, quindi il pescatore sa che proprio qui si gioca parte del futuro della sua attività». Mescalchin si chiede che fine abbiano fatto i centomila euro stanziati dalla regione per la gestione integrata dei rifiuti recuperati dall’attività di pesca e dalla nautica di diporto.